“Agroalimentare: legge contro il caporalato, incentivi per i giovani e pensioni”
Viterbo – Claudio Tomarelli (Fai Cisl Lazio) illustra i punti del sit-in di sabato 28 ottobre sotto la prefettura a tutela del settore
Viterbo – (p.p.) – Agroalimentare: attuazione della legge contro il caporalato, giovani e riforma delle pensioni. Sono questi alcuni dei temi che Fai Cisl porta all’attenzione nel sit in di sabato 28 ottobre sotto la prefettura di Viterbo. Un presidio a sostegno delle proprie proposte nei confronti del Governo.
L’iniziativa si svolge nell’ambito di una grande mobilitazione nazionale della Fai. Quindi anche nel capoluogo.
“Chiediamo il riconoscimento dello status di lavoro usurante ai braccianti agricoli – spiega il segretario della Fai Cisl Lazio Claudio Tomarelli – per il diritto alla pensione dopo 35 anni di contributi.
Prevenzione contro il caporalato, con la piena attuazione della legge 199. A Viterbo, dai dati Inps, è emerso che ci sono 6000 lavoratori in regola e 800 fissi. Dalle verifiche che abbiamo fatto, anche incrociando i dati con quelli dell’ispettorato del lavoro, c’è pure il 40 per cento di lavoratori a nero con mancata applicazione del contratto. Situazioni particolarmente diffuse prima nelle province di Latina e Roma e ora anche a Viterbo.
Chiediamo quindi una cabina di regia, coinvolgendo le forze dell’ordine, Inps, Inail e categorie datoriali – Cia, Confagricoltura e Coldiretti – per monitorare il settore in modo da individuare le sacche di sfruttamento e il lavoro nero”.
Ma c’è di più: “Servono più tutele per chi perde l‘impiego e meno tasse sul lavoro. Nel 2016, poi, nella nostra provincia, sono nate 150 start-up di giovani che hanno deciso di riavvicinarsi alla terra con idee e tecniche diverse legate alle evoluzioni della società moderna. Questo, ci fa ben sperare per il futuro. C’è bisogno quindi di incentivi e formazione dei giovani, perché possano essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio. Infine ammortizzatori sociali rafforzati e universali”.
Viterbo – Claudio Tomarelli (Fai Cisl Lazio) alla manifestazione del 28 ottobre in piazza del Comune dopo essere stato ricevuto, con una delegazione, dal viceprefetto Grillo
Viterbo – (p.p.) – “Subito una cabina di regia a tutela dell’agroalimentare”. Claudio Tomarelli, segretario Fai-Cisl del Lazio, sabato mattina era in prima linea al sit in, a carattere nazionale, sotto la prefettura di Viterbo. Bandiere e slogan per lanciare un appello al Governo che salvaguardi il settore e chi ci lavora.
Una delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto Salvatore Grillo. “Da parte sua – racconta Tomarelli -, c’è stata grande disponibilità nell’ascoltare le nostre richieste. Diversi i temi che abbiamo affrontato nell’incontro e che vanno dalle pensioni al riconoscimento di lavori usuranti in agricoltura fino al caporalato.
In particolare, su quest’ultimo punto, chiediamo la piena attuazione della legge 99 e che venga redatta una lista delle aziende di qualità per tutelarle e renderle competitive.
Si costituisca dunque una cabina di regia, coinvolgendo Inps e forze dell’ordine, per monitorare il settore e individuare le sacche di sfruttamento, lavoro a nero e mancata applicazione del contratto”.
Misure che per Tomarelli, serviranno a “favorire il ricambio generazionale, ma anche la qualità delle produzioni e del lavoro. L’agricoltura cresce e molti giovani si stanno avvicinando alla terra, quindi il settore guarda al futuro. Per far sì che produca occupazione e opportunità di sviluppo per il territorio – conclude Tomarelli – è necessario porre un’attenzione tale da salvaguardare gli agricoltori e le aziende che investono”.